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Brasile. Nuovo quadro Normativo per i Fondi di Investimento brasiliani

L’Organo Competente per la Borsa dei valori mobiliari (“CVM”) ha emesso il Regolamento 175/22 che introduce un nuovo quadro normativo per i fondi d’investimento. Il nuovo Regolamento, che entrerà in vigore nell’aprile 2023, consolida le normative esistenti con regole più uniformi, flessibili e moderne.

Il 23 dicembre 2022, la Commissione brasiliana competente per la Borsa Valori (Comissão de Valores Mobiliários – CVM) ha promulgato la “Resolução CVM n. 175” (“Regolamento”), che istituisce un nuovo quadro normativo per i fondi di investimento in Brasile. Il Regolamento consolida il quadro normativo brasiliano applicabile ai fondi di investimento in un’unica norma, che contiene una parte generale applicabile a tutti i tipi di fondi ed una parte speciale, suddivisa in allegati, dedicati a singole categorie di fondi. Due di questi allegati sono stati emessi e regolano i Fondi di Investimento Finanziario (FIF) e i Fondi di Investimento su Crediti (FIDC). Altri allegati, che regolano i restanti tipi di fondi di investimento, dovranno essere emessi in occasione dell’entrata in vigore del Regolamento. Incorporando importanti concetti della Legge sulla Libertà Economica del Brasile (Legge n. 13.874/2019 – LLE), il Regolamento consolida pratiche di mercato generali già adottate, fornendo un quadro normativo consolidato con una disciplina più uniforme, flessibile e moderna. E ciò avvicina l’industria locale brasiliana (industria che ammonta a circa da 7,4 trilioni di Brazilian Reais) alle migliori pratiche e standard internazionali, rendendola più attraente per gli investitori internazionali.

Il Regolamento introduce diverse novità, tra le quali si segnalano:

  1. Responsabilità dei Titolari di Quote dei Fondi di InvestimentoLa nuova disciplina permette che i regolamenti dei fondi possano prevedere che la responsabilità dei titolari di quote sia limitata all’importo sottoscritto. Ciò significa che nei fondi a responsabilità limitata, anche se il patrimonio netto del fondo fosse negativo, ai titolari delle quote non potrà essere richiesto di apportare ulteriori risorse al fondo, come invece era previsto dalla precedente disciplina (e ciò costituiva un ostacolo ad investimenti esteri nel settore). In particolare, il Regolamento prevede che il regolamento del fondo definisca espressamente se la responsabilità dei detentori di quote sia limitata al valore delle quote ovvero sia illimitata. Se la scelta è per la responsabilità limitata, il nome del fondo deve includere espressamente il suffisso “Limited Liability“. Se la responsabilità è illimitata, l’investitore deve sottoscrivere specificatamente una clausola di riconoscimento dell’assunzione di responsabilità illimitata. 
  2. Costituzione di più Classi di Quote e Segregazione del loro PatrimonioI regolamenti dei fondi potranno prevedere l’esistenza di diverse classi di quote, con diritti e obblighi distinti che saranno equiparabili ai patrimoni segregati (segregated portfolios) di certi fondi di altre giurisdizioni. Va sottolineato che tutte le classi di quote devono appartenere alla stessa categoria di fondi (è quindi vietata la creazione di una classe che alteri il trattamento fiscale applicabile al fondo o alle altre classi esistenti). Le quote devono essere emesse in un’unica classe nel caso in cui non esistano diverse classi di quote, preservando tuttavia la possibilità di costituire anche in futuro sottoclassi, che potranno essere differenziate in base al pubblico di riferimento, ai termini, alle condizioni di investimento, ed all’amministrazione. Il patrimonio di ciascuna classe di quote è segregato e risponde solo delle obbligazioni della rispettiva classe; ciascuna classe deve disporre di proprie annotazioni contabili e propri bilanci, tutti soggetti ad un sistema di revisione contabile indipendente. 
  3. Regime di insolvenzaIl Regolamento disciplina anche il regime di insolvenza applicabile ai fondi di investimento a responsabilità limitata. In presenza di patrimonio netto negativo di una classe, l’Amministratore Fiduciario deve adottare diverse misure, tra cui:
    • immediatamente, esclusivamente in relazione alla classe di quote con un patrimonio netto negativo: la chiusura dei rimborsi delle quote, la sospensione della sottoscrizione delle quote, la comunicazione dell’esistenza del patrimonio netto negativo al gestore e la comunicazione di un fatto rilevante.
    • in un massimo di 20 giorni: la preparazione di un piano di ristrutturazione del patrimonio netto negativo del fondo congiuntamente al gestore e la convocazione di un’assemblea dei detentori di quote per deliberare in un termine massimo di 2 (due) giorni lavorativi.Se il piano di ristrutturazione del patrimonio netto negativo non viene approvato, i titolari di quote avranno la possibilità di deliberare (1) un apporto aggiuntivo di risorse; (2) lo scorporo, la fusione o l’incorporazione della classe in un altro fondo che abbia presentato una proposta analizzata dai Prestatori di Servizi Essenziali; (3) la liquidazione della classe; o (4) la presentazione da parte dell’ Amministratore di una istanza di dichiarazione giudiziale di insolvenza della classe di quote. 
  4. Fondi socio-ambientali
    Il Regolamento ha introdotto nuove caratteristiche relative all’agenda della sostenibilità. Sono stati stabiliti molteplici criteri minimi affinché i fondi di investimento includano nella loro denominazione riferimenti a fattori ESG (in portoghese ASG “Ambiental, Social e Governança Corporativa), come, ad esempio “ambientale”, “verde”, “sociale”, “sostenibile” o qualsiasi altro termine legato alla finanza sostenibile. A tal fine, il regolamento del fondo deve stabilire (a) quali sono i benefici ESG attesi e come la politica di investimento cerca di originarli; (b) quali metodologie, principi o linee guida sono seguite per la qualificazione del fondo o della classe; (c) quale entità è responsabile della qualificazione e certificazione “socio-ambientale”. Va sottolineato che il Regolamento vieta l’uso di tale terminologia se la politica di investimento annovera solamente i fattori ambientali, sociali e di governance tra le sue attività relative alla gestione del portafoglio, ma è idoneo a generare concreti benefici sociali e ambientali.
  5. Fondi di Investimento Finanziario (“FIF”)
    La nuova categoria include i fondi di investimento in azioni, multi-mercato ed a reddito fisso. Si evidenziano, di seguito, alcune delle più rilevanti novità:

Investimento in attività finanziarie all’estero

Il Regolamento consente adesso ai fondi offerti al pubblico in generale di investire fino alla totalità del loro patrimonio in attività finanziarie estere, a condizione che ciò avvenga per mezzo di “veicoli di investimento esteri” che rispettino molteplici requisiti aggiuntivi, tra cui, una specifica metodologia di calcolo per la determinazione del valore delle attività, il monitoraggio delle attività del Fondo da parte di un’autorità di vigilanza locale, la rendicontazione periodica del veicolo estero.

 

Possibilità di investire in nuovi tipi di attività – criptovalute e crediti di decarbonizzazione

Le criptovalute, i crediti di decarbonizzazione (CBIO) ed i crediti di carbonio sono espressamente previsti dal Regolamento e sono inclusi nell’elenco delle attività ammissibili per l’investimento da parte dei FIF, a condizione che siano registrati in un sistema di registrazione e controllo finanziario delle attività autorizzato dalla Commissione per la Borsa o dalla Banca Centrale del Brasile, o negoziati in un mercato gestito da un’entità riconosciuta dalla Commissione pe la Borsa; e, nel caso di attività relativa alle cripto-valute, se vi sono operazioni all’estero, da un’autorità di vigilanza locale, che ha l’autorità legale di supervisionare e ispezionare le operazioni effettuate; ciò è altresì previsto per frenare le pratiche abusive nel mercato nonché il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa.

 

 

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Mario Garibaldi, Of Counsel
E: m.garibaldi@nmlex.it
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