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Il primo Regolamento UE sulle criptovalute: tra chiarezza, tutela e novità

L’Unione Europea ha recentemente compiuto un passo significativo nel mondo delle criptovalute, approvando il Regolamento (UE) 2023/1114 (“MiCA”) che rappresenta la prima regolamentazione uniforme di tale settore nell’ambito dell’Unione Europea.

Sin dal 2017, a fronte della crescente importanza del fenomeno delle cripto attività nei mercati di tutto il mondo, la Commissione Europea aveva incaricato l’ESMA e l’EBA di valutare l’allora quadro normativo europeo in materia di servizi finanziari, al fine di potervi far rientrare la disciplina delle cripto attività. Il laborioso e tortuoso lavoro delle istituzioni, sin dalla proposta della Commissione Europea del 2020 ad oggi, è stato mirato a creare un quadro giuridico che potesse essere il più chiaro e coerente per l’industria delle cripto-valute e degli asset digitali, fenomeni eterogenei e in continua evoluzione.

L’adozione del MiCA rappresenta un intervento volto a garantire la tracciabilità dei trasferimenti crittografici come accade per qualsiasi operazione finanziaria, fornendo quindi una certezza giuridica ai partecipanti al mercato. Inoltre, ulteriore obiettivo rinvenibile nel Regolamento è quello di affrontare i rischi legati all’integrità di mercato, alla protezione dei consumatori e alla stabilità finanziaria, consentendo di identificare più facilmente le transazioni sospette e, nel caso, bloccarle.

Tra i numerosi fini del MiCA primario rilievo assume la prevenzione del riciclaggio di denaro, della manipolazione e degli abusi del mercato, della criminalità finanziaria, del finanziamento del terrorismo.

Senza pretesa di esaustività in questa sede, si evidenzia che il MiCA introduce norme riguardanti l’emissione, l’offerta al pubblico e l’ammissione alla negoziazione di cripto-attività e la fornitura di servizi relativi a quest’ultime.

L’ambito di applicazione riguarda, altresì, la disciplina dell’accesso, autorizzazione e vigilanza dei prestatori di servizi per le cripto-attività, nonché degli emittenti di token di moneta elettronica e token collegati ad attività. In tale contesto sono state introdotte norme sul funzionamento, l’organizzazione e la governance degli emittenti e dei prestatori di servizi per le cripto-attività.

Infine, il focus viene posto sulla tutela dei possessori di cripto-attività e dei clienti dei prestatori di servizi.

Tra le sfide principali nell’ambito delle cripto-valute vi è stata proprio quella di definire con chiarezza le tre principali tipologie di cripto attività; quest’ultima viene definita come una “rappresentazione digitale di un Alert | Banking & Finance valore o di un diritto che può essere trasferito e memorizzato elettronicamente, utilizzando la tecnologia a registro distribuito o una tecnologia analoga”.

Invero, ai sensi del MICA queste sono:

  • I token collegati ad attività (o “ART” – Asset-Referenced Token). Si tratta di un tipo di cripto-attività che non è un token di moneta elettronica e che mira a stabilizzare il proprio valore facendo riferimento a un altro valore o diritto, o a una combinazione degli stessi, comprese una o più valute ufficiali. I token collegati ad attività potrebbero essere ampiamente adottati dai possessori come mezzo di scambio o per trasferire valore, comportando in tal modo maggiori rischi in termini di tutela di cripto-attività e di integrità del mercato. Per questo motivo gli emittenti di token collegati ad attività ai sensi del MiCA sono soggetti a requisiti più rigorosi rispetto agli emittenti di altre cripto-attività: dovranno essere persone giuridiche o imprese aventi sede nell’UE, possedere la relativa autorizzazione dal loro Stato membro o, in alternativa, essere un ente creditizio che produce un White Paper (di cui nel prosieguo) cifrato ed approvato dall’autorità nazionale competente.
  • I token di moneta elettronica (o EMT – Electronic Money Token). Si tratta di un tipo di criptoattività che tende a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una moneta fiduciaria avente corso legale. Il valore di questi token è quindi più saldo. Ad ogni modo, vengono stabilite condizioni rigorose per l’emissione di tali token, compreso l’obbligo che questi vengano emessi da un ente creditizio o da un istituto di moneta elettronica autorizzati e la pubblicazione di un White Paper (di cui nel prosieguo) sulle cripto attività. Inoltre, gli emittenti dei token di moneta elettronica devono garantire ai possessori degli stessi di poter esercitare il loro diritto al rimborso in qualsiasi momento e al valore nominale.
  • I token fungibili diversi dagli EMT e dagli ART, i quali in buona misura coincidono con gli utility token. Gli utility token sono un tipo di cripto-attività destinato a fornire l’accesso digitale a un bene o a un servizio che è accettato unicamente dall’emittente di tale token.

Con l’entrata in vigore del MiCA le condizioni di emissione di token da parte di un emittente sono diventate più rigide. Gioca un ruolo fondamentale la tutela che viene garantita nei confronti dei potenziali detentori al dettaglio di cripto-attività, i quali dovranno essere informati in merito alle caratteristiche, alle funzioni e ai rischi delle cripto-attività che intendono acquistare. A tal fine, gli offerenti o le persone che chiedono l’ammissione alla negoziazione delle cripto attività dovranno redigere, notificare alla rispettiva autorità competente e pubblicare un documento informativo contenente informazioni obbligatorie. Si tratta del c.d. White Paper, che include informazioni di carattere generale sull’emittente, sull’offerente o sulla persona che chiede l’ammissione alla negoziazione, sul progetto da realizzare, sull’offerta al pubblico di criptoattività o sulla loro ammissione alla negoziazione, sui diritti e sugli obblighi connessi alle cripto-attività, sulla tecnologia sottostante utilizzata e sui relativi rischi. Tutte le informazioni ivi contenute devono essere corrette, chiare e non fuorvianti, avendo come primario obiettivo quello di rendere edotto e consapevole l’investitore circa il proprio investimento in cripto attività, ivi inclusi gli specifichi rischi ad esso connesso.

Stante la crescente importanza del fenomeno delle cripto attività e le ovvie distorsioni derivanti dall’assenza di una compiuta e unitaria regolamentazione a livello dell’Unione Europea, l’approvazione del MiCA rappresenta senza dubbio un importante e significativo passo avanti posto in essere dal legislatore dell’Unione Europea, consentendo anche di creare un ambiente più sicuro e trasparente per gli utenti.

Il MiCA entrerà in vigore il 30 dicembre 2024, tuttavia le norme sui token collegati ad attività e sui token di moneta elettronica entreranno in vigore a partire dal 30 giugno 2024. Si dovrà, pertanto, ancora attendere per valutare l’impatto del nuovo impianto normativo sul mercato delle cripto attività.

 

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